CHI ERA LA VII?
Tutto ebbe inizio durante la caduta di Nerone
Nel 67 la posizione dell’imperatore Nerone divenne insostenibile: il Senato ne era scontento e diversi governatori ne volevano la rimozione. Tra questi vi erano: Lucio Clodio Macer d’Africa (che arruolò la Legio I Macriana Liberatrix); Gaius Julius Vindex da una provincia della Gallia (i cui prelievi furono sconfitti dall’armata della Germania Superior, comandata da Verginius Rufus); e Servio Sulpicio Galba, governatore della Hispania Tarraconense.
Quest’ultimo fondò la Settima Legione, marciò su Roma nell’ottobre del 68 e salì al trono, rimasto vacante dopo il suicidio di Nerone.
La Legio VII Gemina (“gemella”) nacque nell’anno dei quattro imperatori (69), quando il governatore della Spagna Tarraconense, Galba, la arruolò per marciare su Roma. Allora, però, si chiamava settima legione. Divenne Gemina dopo che nelle sue file furono inseriti i resti della I Germanica.
La VII si trovava ancora a León (Spagna) alla fine del IV secolo. Non si conosce il suo emblema. Tra i suoi comandanti Publio Cornelio Anullino (177) e Quinto Edio Lolliano Plauzio Avito (202-205).
Al tempo della Notitia dignitatum, i suoi distaccamenti (vexillationes) erano posti sotto il comando del Magister militum per Orientem.
fonte: Wikipedia.org
I QUATTRO IMPERATORI
Galba, Vitellio, Vespasiano… Traiano!
AVE A GALBA, NOSTRO CREATORE!
Non volendo apparire un usurpatore militare, il nuovo sovrano spedì la sua legione in Pannonia, dove rimase a guardia del fiume Danubio a Carnuntum, a est di Vindobona (l’attuale Vienna).
La legione che era di istanza a Carnuntum, la X Gemina, venne inviata in Spagna.
Inizialmente la Settima non aveva alcun appellativo, nonostante a volte lo storico romano Tacito utilizzasse i titoli informali Galbiana o Hispana, essi non erano considerati ufficiali.
Il numero VII venne scelto perché in Spagna militava già una legione, la VI Victrix.
La data ufficiale della fondazione fu il 10 Giugno 68.
E DOPO GALBA… VITELLIO
Agli inizi del Gennaio 69, il regno di Galba decadde. Le legioni settentrionali sul Reno erano scontente di Galba che non aveva fiducia nell’armata che aveva sconfitto il suo alleato, Vindex.
Le legioni proclamarono il proprio comandante, Vitellio, governatore della Germania Inferiore, imperatore e cominciarono a marciare verso Roma. Galba fu assassinato e sostituito da Ottone che ereditò la guerra contro Vitellio ma venne sconfitto, perché l’esercito del Danubio, schieratosi con lui, arrivò troppo tardi (la Settima Legione era quindi schierata con l’assassino del suo fondatore).
Il Senato dovette dunque riconoscere il nuovo sovrano.
E DOPO VITELLIO… VESPASIANO!
Numerose legioni si schierarono con lui, tra cui anche la VII Hispana, che combatté per Vespasiano nel Novembre e nel Dicembre del 69. Nel nord Italia, l’esercito del Danubio sconfisse le truppe Vitelliane.
Il comandante della Settima, Antonius Primus, fu il primo ad entrare vittorioso a Roma, per la seconda volta in quattordici mesi.
Servì in Pannonia e Germania Superior, dove ricevette un appellativo aggiuntivo: Felix, fortunato.
Dopo circa quattro o cinque anni, l’unità venne trasferita di nuovo in Hispania Tarraconense e la sua nuova base fu costruita a Leon (Legio), vicino alle miniere d’oro e di ferro di Gallaecia.
Qui, la Legio VII Gemina rimase per secoli; spesso, i soldati furono inviati in altre città della Spagna per custodire importanti strade o siti, o per servire negli uffici civili. Ad esempio, si sa di legionari che lavoravano presso la sede del governatore a Tarraco (Tarragona). Ogni tanto, delle sottounità furono inviate alla frontiera, dove presero parte a guerre necessarie per sedare qualche piccola rivolta.
AVE TRAIANO!
Fra l’86 e l’89, la Legio VII Gemina fu comandata da Marco Ulpio Traiano, meglio conosciuto come Traiano, che verrà eletto imperatore nel 98 e manterrà la carica fino al 117.
Durante il suo mandato come generale, Antonius Saturninus, governatore della Germania Superiore, si ribellò e Traiano ordinò ai suoi uomini di marciare verso il Reno.
Tuttavia, arrivarono troppo tardi ma, nonostante ciò, la Legio VII Gemina dimostrò una grande serietà e fedeltà nei confronti di Roma, marciando fino al Reno nonostante la sua base fosse stanziata in occidente ad una grande distanza dalla frontiera.
IL RESTO È STORIA…
Nel 119, un manipolo di 1000 uomini fu mandato in Bretagna per sopprimere alcune incursioni provenienti dal nord e probabilmente presero parte anche alla costruzione del Vallo di Adriano. Alcune tombe di legionari della Settima sono state ritrovate nei pressi di Lambaesis, base della III Augusta, risalenti agli anni 132-136, quando una sostanziale parte della legione venne mandata a servire in Africa per sedare la guerra contro Bar Kochba, un pretendente messianico in Giudea.Durante il regno di Antoninus Pius (138-161), diversi soldati della Legio VII Gemina furono attivi in Mauritania, lottando contro i Mauri, una tribù nativa che divenne aggressiva invadendo addirittura l’Andalusia. È, quindi, molto probabile che la legione si trovasse ad Hispalis (Sevilla), la capitale dell’Andalusia, per un certo tempo durante il regno di Marco Aurelio (161-180).
LA LEGIO VII…
…Gemina e Felix e anche Pia.
Durante il regno di Lucio Settimio Severo, la Legio VII Gemina ricevette in aggiunta un nuovo appellativo: Pia, probabilmente in occasione della guerra nel 197 fra Settimio Severo e il suo rivale Clodio Albino. Un’iscrizione a Wiesbaden suggerisce che una parte della Legio VII Gemina prese parte alla guerra germanica di Alessandro Severo nel 235. A metà del terzo secolo, nasce un’altra legione in Spagna denominata VI Hispana. Il suo numero fu scelto per adattarsi a quello della Settima.
E INFINE…
…arrivò il 409 d.C.
Successivamente la VII Gemina scomparve dalle cronache storiche per diverso tempo, ma si sa che era ancora a Leon alla fine del IV secolo.
È possibile che sia stata sconfitta e sciolta quando Visigoti, Vandali e Suebi occuparono la Spagna nel 409 d.C.
Fonte: Livius (ENG)
Traduzione e adattamento testo: Legio VII Gemina